Stéphane Allix incontra il fratello morto e afferma: la morte non esiste!

Scoprire che un uomo ha potuto vedere ed incontrare pur essendo vivo il fratello morto anni prima, ha scatenato l’interesse dei mass media e di chiunque voglia saperne di più su questo tipo di argomento. Stéphane Allix reporter di guerra, giornalista e scrittore, ha raccontato in una intervista sul Corriere della Sera la sua esperienza che lo ha portato a vedere con i propri occhi il fantasma di suo fratello durante una cerimonia. Conseguenza di una lunga ricerca durata molti anni sul significato della vita e della morte, che l’ha convinto oltre ogni ragionevole dubbio che la morte non esiste. Il suo libro intitolato per l’appunto “La morte non esiste”, affronta proprio il mistero della coscienza che permane anche dopo che il corpo fisico ha cessato le sue funzioni vitali.

La testimonianza di Stéphane Allix si allinea e si aggiunge alle migliaia di testimonianze che hanno portato a giungere alla stessa conclusione, studiosi improvvisati e non, compreso il sottoscritto, che la morte è solo un passaggio ad un’altra dimensione di vita, e non è la fine di tutto. Le testimonianze raccontate ovunque dai sopravvissuti sulle altre dimensioni e dell’esistenza di una vita dopo la vita, sono ormai una realtà quasi giornaliera, ciò nonostante continuano comprensibilmente a destare stupore tra le persone che, ancora non del tutto convinte, sono comunque alla ricerca di una speranza di verità che le convinca definitivamente. Come sappiamo anche la scienza ha iniziato ad occuparsene seriamente, al fine di fare chiarezza sull’argomento, perché le prove sono così consistenti e numerose da non poter più essere ignorate. La chiave di volta che ha portato all’apertura del vaso di Pandora è stata la scoperta delle moderne tecniche di rianimazione cardio-polmonare che hanno reso possibile riportare in vita pazienti che altrimenti, come avveniva in tempi passati, sarebbero deceduti inevitabilmente.

Solo una percentuale ridotta ricorda l’aldilà

Un fatto interessante, ancora tutto da studiare, e che solo una esigua percentuale dei pazienti ritornati alla vita, riportano ricordi del passaggio tra una dimensione e l’altra, nel momento della cessazione delle loro funzioni vitali. Chi tra i pochi, torna con i ricordi del viaggio, racconta di esperienze incredibilmente belle e appaganti, di luoghi paradisiaci e figure celestiali, compresi incontri con i propri cari estinti. Tali testimonianze sono spesso state raccontate ai medici che li avevano in cura, agli infermieri, alle persone della propria famiglia, ma sempre con un certo timore di essere presi per pazzi o visionari. E soprattutto nel passato era così, come, e a chi raccontare storie tanto incredibili? Oggi, come dicevo, è tutto molto diverso, queste testimonianze sono ormai all’ordine del giorno e, grazie ai moderni mezzi di comunicazione che ne hanno permesso una risonanza direi globale, parlarne non è più così strano.

Un aldilà molto reale

Tra le tante informazioni che sono state date dai diretti testimoni, ce n’è una che incuriosisce e stupisce più delle altre, ed è il fatto che in nessun racconto, l’altro mondo è stato definito meno reale e tangibile del nostro, anzi, sembra che dall’altra parte sia tutto più bello, più colorato e molto più attraente e reale. Infatti uno dei punti tra i più interessanti e proprio che in tutte le testimonianze nessuno avrebbe voluto tornare indietro, ma anzi, avrebbe voluto rimanerci per sempre, tanto era la sensazione di pienezza, benessere e gioia che provava in quel momento. Una cosa assai interessante se consideriamo il fatto che tutti i viaggiatori, passatemi il termine, sanno di essere morti a quel punto della loro esperienza. Altro dato interessante e che solo pochi pensano a ciò che hanno appena lasciato, persone care comprese, si sentono così bene e sereni da non volersene più andare.

NDE e il limite invalicabile del non ritorno

Per tutti c’è un limite però, un confine che non può essere superato, oltre il quale nessuno potrebbe tornare in vita, ed è questo uno dei pochi aspetti meno positivi dell’esperienza legate alle NDE secondo i sopravvissuti. Ad un certo punto del viaggio, un famigliare ormai passato a miglior vita da tempo o una figura celestiale, spinge la persona appena defunta a tornare indietro, a rientrare nel proprio corpo per finire di assolvere allo scopo per cui è nato sulla terra, scopo che evidentemente ancora non è stato raggiunto e che deve essere completato prima di poter passare oltre definitivamente. Sono poche le testimonianze di persone che hanno sentito il dovere di tornare spontaneamente indietro, per finire di crescere i propri figli, o per finire di compiere importanti compiti lasciati a metà nella propria vita.

La storia di Stéphane Allix

Ma per ricollegarci alla storia di Stéphane Allix, da studi fatti in questo campo e secondo teorie fino ad ora postulate, ritengono ci sia una distanza esigua tra una dimensione e l’altra, sembra infatti che ci sia una sottile membrana a dividere le due dimensioni, una membrana molto sottile, in alcuni casi c’è chi parla addirittura di sovrapposizione delle due realtà. Al momento non siamo ancora certi di nulla. Comunque sia, da esperimenti fatti ormai da decenni si è scoperto che non è così difficile comunicare con l’altra dimensione. Ci sono molti modi e metodi per farlo e uno di questi è stato sperimentato proprio dal protagonista di questo podcast Stéphane Allix il quale, a causa della perdita del fratello scomparso in giovane età, ha iniziato a studiare ed approfondire l’argomento che riguardava la morte e l’altra dimensione, nel modo che conosceva meglio, e cioè quello del reporter e dell’indagine giornalistica, andando alla fonte di ogni evento e storia, cercando testimonianze dirette, partecipando lui stesso agli esperimenti.

Stéphane Allix 

È un giornalista con una lunga esperienza sul campo, parliamo di quindici anni da reporter di guerra, e non si può dire certo che sia un novellino. Ad un certo punto del suo percorso di studi sente il bisogno di scrivere un libro intitolato “La morte non esiste” dove sostiene a chiare note che quando si muore non si smette di vivere, ma si cambia soltanto mondo, si passa semplicemente da una realtà ad un’altra.

Alle tante interviste che lo vedono protagonista questa volta come personaggio, e alle tante domande su ciò che crede, egli risponde che non è per lui una credenza, ma una realtà dei fatti, da lui accertata e documentata dalla sua indagine giornalistica che lo ha visto testimone tra ricerche scientifiche, ed esperienze personali. Per lui esiste un aspetto più profondo e misterioso della coscienza che non scompare al momento della morte. Quindi, a suo giudizio, non si tratta di una idea né di qualcosa che vada contro la ricerca scientifica, – afferma con fermezza Allix –  ma qualcosa che chiunque può sperimentare nella sua vita, nell’ambito della ricerca legata alla scoperta della coscienza.

Le esperienze fatte da persone che hanno vissuto sulla propria pelle contatti con l’aldilà, sono le più disparate, e sono state catalogate con acronimi che permettessero agli studiosi di dividerle per tipologia e importanza.

Cosa è la Vscd?

Si può sperimentare ad esempio la (Vscd) che tradotto vuol dire: vissuti soggettivi di contatto con un defunto» le VSCD rientrano nella sfera dei fenomeni spontanei che può sperimentare chiunque dove si presupponga un contatto con l’aldilà. Sono esperienze soggettive e personali nelle quali si percepisce il defunto attraverso l’udito, il tatto, i sogni o più in generale attraverso i propri sensi. È il caso di persone appena decedute, spesso per incidente stradale o per morte improvvisa come infarto o altro, che nei giorni successivi alla loro morte, cercano di contattare la persona cara ancora in vita, attraverso segnali acustici, come colpi sui muri, o visivi, come lampadine che si fulminano, o sensazioni tattili come carezze sul viso, o folate di vento tra i capelli, ed in fine nei sogni, dove è più facile interagire direttamente con il defunto che spesso si presenta nelle prime ore del mattino quando la mente si appresta al risveglio definitivo e dove è più facile ricordarsi cosa si è sognato.

Cosa sono i fenomeni di lucidità terminale?

Oppure i fenomeni di lucidità terminale. È questo un fenomeno molto particolare che ha sbalordito per decenni studiosi e operatori sanitari che hanno assistito di persona a questi straordinari eventi, stupefacenti attimi in cui i pazienti affetti da anni da demenza o da Alzheimer, improvvisamente e senza un motivo apparente, un attimo prima di morire, riacquistano la più totale lucidità, i ricordi di una vita, in sostanza la loro intera personalità.

Io stesso ho assistito a una forma, seppur leggermente diversa, ma molto somigliante di lucidità terminale, proprio al capezzale di mia madre morente, la quale, non più cosciente, si è come destata, così come farebbe una persona che si risveglia da un lungo sonno, chiedendomi di spostarmi da una parte perché secondo lei, stavo coprendo con il mio corpo, e ne ha enunciato il nome, una persona a lei cara, che sapevo, già deceduta da tempo, che le stava parlando, ed altre che erano venute a trovarla per salutarla. Ovviamente nella stanza c’ero solo io e mia madre sul letto di morte, almeno è questo quello che fino a quel momento credevo.

Cosa sono le percezioni extrasensoriali?

Ci sono poi le percezioni extrasensoriali che solo pochi dotati manifestano spontaneamente nella loro vita attraverso e grazie al loro potere medianico. Persone che percepiscono la presenza dei defunti, e possono, volendo ascoltarli e anche vederli come si osserverebbe una qualsiasi persona vivente. Il fatto che Allix abbia potuto vedere il proprio fratello accanto a lui mentre stava effettuando una cerimonia, e che la sua amica di viaggio abbia potuto confermare la sua visione, sperimentando lei stessa la stessa esperienza, è una ennesima conferma di questa possibilità. Lo si può affermare ormai con certezza perché le testimonianze di persone che hanno visto con i propri occhi persone scomparse da tempo sono numerosissime. Questi racconti un tempo potevano essere catalogati tra le fantasie o le allucinazioni, ma oggi, è molto più difficile non credere che sia vero ciò che questi testimoni, è proprio il caso di dirlo, sostengono di aver visto e vissuto sulla propria pelle. Il libro che ha scritto Stéphane Allix uscito in Francia è diventato un vero Bestseller sta ormai facendo il giro del mondo. Se ne può trovare tranquillamente traccia sul web.

Per contattarmi

Per il momento mi fermo qui, e prima di lasciarti ti ricordo che se sei interessato a questo tipo di argomenti e vuoi conoscerli più a fondo, sono a tua disposizione, francopassarini.it il mio blog dove puoi trovare informazioni e dati per contattarmi. E se ti è piaciuto questo podcast, mettimi un bel like, così facendo mi aiuterai a continuare questo progetto. E se vorrai sarò felice di leggere un tuo commento, al prossimo podcast e buona vita.  

Se sei interessato a questo argomento, puoi contattarmi mandandomi un messaggio per fissare un appuntamento. Il mio numero è il 334.6147261 oppure visita il mio sito, francopassarini.it, nella pagina contatti trovi tutti i miei riferimenti. Per iscriverti a questo podcast, e al mio canale YouTube, cerca La Via del Risveglio o Franco Passarini e lo stesso, mi troverai comunque, e non dimenticare di attivare le notifiche, per non perderti le prossime novità. Ciao e al prossimo podcast.

Foto Unsplash (licenza gratuita per tutti gli usi – Creative Commons CC0)