Siamo ciò che pensiamo di essere: la consapevolezza dell’essere

Mi è capitato più volte, e penso sia capitato anche a te, di sentir dire: “ho sbagliato un’altra volta, lo so, ma sono fatto così, non posso certo cambiare ciò che sono!”, e altre affermazioni simili di fronte a problemi legati alla sfera familiare, lavorativa, sentimentale dopo un errore commesso, più volte… Ma è vero? Davvero non si può evitare di sbagliare comprendendo prima cosa è giusto fare, oppure frenando i propri impulsi ad agire, così da evitare le azioni erronee? Se invece si potesse fare? La nostra condizione di vita migliorerebbe, e quanto. In questo podcast analizzo l’argomento offrendo spunti e valide motivazioni per cui, invece, è possibile eccome.

La verità sta sempre nel mezzo e di solito e tra una mezza verità ed un’altra. Tutto ciò che ci capita nella vita ha un suo proprio significato ed è sempre legato a verità che ci appartengono, che siano positive o negative, giuste o sbagliate, e direttamente legate al modo in cui abbiamo sentito, pensato, agito. Nessuno vuole soffrire, come nessuno vorrebbe mai sbagliare ma sono qui a dirti che si può fare molto per evitare la maggior parte degli errori, soprattutto quelli legati alla sfera emozionale, che poi in definitiva sono quelli che feriscono più nel profondo.

La legge di causa ed effetto: come funziona

Tra le leggi che regolano l’Universo intero, c’è n’è una che è alle base del nostro agire e che risponde direttamente e proporzionalmente a come agiamo. È la legge di causa ed effetto. È una legge assolutamente imparziale, non è né cattiva né buona, né giusta, né ingiusta, essa semplicemente è, e come il sole illumina tutti, buoni e cattivi, così la legge di causa ed effetto ci pone di fronte alla retribuzione delle nostre azioni, a prescindere da tutto e tutti. Si basa su un unico principio, facile da comprendere e semplice da seguire: se fai una cosa giusta, avrai una retribuzione positiva, viceversa, dovrai pagarne il prezzo. Non c’è giusto o sbagliato, solo azione giusta o azione sbagliata e relativa retribuzione, che è poi un sinonimo per definire le conseguenze che seguono.  

La verità fondamentale nascosta dietro alle nostre azioni

Ti starai chiedendo forse il motivo per cui sto enunciando una verità così fondamentale che è dominio di tutti in apertura di podcast. Lo faccio, perché la cosa è così semplice e scontata che di solito, così come si fa con le cose che diamo per scontate nella nostra vita, non viene tenuta nella giusta considerazione o addirittura viene semplicemente ignorata. In realtà è, se vogliamo, un meccanismo perfetto che automaticamente divide ciò che è giusto da ciò che è sbagliato e ci aiuta giocoforza a comprendere quali, tra le nostre azioni, sono fatte nel modo corretto e quali no, bypassando il modo di pensare individuale.

“Errare humanum est, perseverare autem diabolicum” affermavano già nei tempi antichi i latini. Incorrere nell’errore è inevitabilmente umano e porta con sé un’altra inevitabile conseguenza, quella della sofferenza. A volte così intensa da lasciare senza forze né difese la persona che lo commette. Inutile parlare delle conseguenze cui la sofferenza porta, perché bene o male, le conosciamo tutti.

Le parole del Buddha sulla sofferenza dell’uomo

Forse però non sai che non si soffre tanto per l’errore in quanto tale, ma soprattutto per il fatto che l’errore l’hai commesso tu. Fa male e brucia di più il fatto che sia stato tu a commetterlo. Il Buddha in questo caso ci parla di due frecce, dove la prima colpisce il tuo corpo e ti ferisce, ma ancor più male fa la seconda freccia che colpisce il tuo ego: perché è capitato proprio a me? È l’immancabile domanda che ti poni. Si soffre quindi due volte come vedi. In realtà, alla domanda “perché proprio a me” esiste una risposta, ma dovrei entrare nell’argomento del karma e il podcast si allungherebbe a dismisura. Magari lo riprenderò in un altro podcast, quindi continua a seguirmi.

L’etimologia della parola “errore” secondo le leggi dello spirito

Ma cosa è un errore? Citando direttamente dalla illustre enciclopedia Treccani “Illusione, capacità di illudersi: Ed io seggo e mi lagno Del giovanile error che m’abbandona (Leopardi). f. Quanto contrasta con le regole di una tecnica o scienza, o manca di correttezza, di esattezza ecc.”. La prima parola che descrive un errore, guarda il caso è proprio “illusione”. L’uomo commette errori principalmente perché si “illude”, cioè pensa che l’azione che sta per compiere è giusta, almeno per lui, e quindi agisce non correttamente e sbaglia. Ma in relazione a cosa agisce non correttamente? Proprio alla legge di causa ed effetto ovviamente, che comprende e sottostà ad ogni nostra azione compiamo o solo pensiamo di compiere nella nostra vita.

Come vedi in realtà è tutto molto più semplice di quanto sembri. Ma per fugare ogni dubbio e per spiegare meglio il concetto, se ce ne fosse bisogno, ti racconterò una storia vera, con nomi di fantasia ovviamente, che ti permetta di arrivare ad inquadrare il concetto secondo la tua propria visione interiore.

Il vero significato dell’illusione fondamentale dell’uomo

Marco è giovane, e Sara più giovane di lui. Si incontrano e si innamorano. Cosa c’è di più semplice e bello di un amore giovanile? Il desiderio di stare insieme è potente, tutti e due sono presi così tanto l’uno dall’altra che si dichiarano amore eterno. E dopo qualche mese desiderano sposarsi e avere tanti figli. I genitori dei due innamorati, non sono d’accordo, troppo giovani dicono, ma i due innamorati non sentono storie e dopo pochi mesi riescono a coronare il loro sogno d’amore sposandosi. Dopo appena tre mesi firmano i fogli per il divorzio. Cosa è successo a Marco e Sara, il loro matrimonio è durato appena tre mesi, perché? Eppure appena tre mesi prima erano convinti che il loro amore sarebbe durato per sempre. Cosa è andato storto?

Causa ed effetto e le multiple facce della verità umana

Qui si apre un mondo di congetture su possibilità, colpe, cose non fatte, parole che sarebbe stato meglio non dire, atteggiamenti non corretti, ecc. che chiunque può formulare in base alla propria esperienza di vita, ma resta comunque il fatto che inizialmente i due si amavano davvero. O forse sarebbe meglio dire, si illudevano che il loro amore fosse amore vero? Secondo me no, ogni azione che compiamo, la compiamo perché in fondo ci crediamo e pensiamo sia giusta. Secondo questo principio, è difficile dire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato se il parametro di giudizio e personale e quindi di parte. Ecco perché esiste la legge di causa ed effetto, perché a prescindere da ciò che crediamo sia giusto, se le conseguenze non sono quelle sperate, vuol dire che l’azione compiuta non era giusta per noi.

Le parole del Buddha portano luce dove c’è oscurità

Anche il Buddha nella sua immane saggezza metteva in rilievo il cardine della sofferenza dell’uomo, spiegandola con queste parole “la fonte della sofferenza umana ha radice nel profondo mare delle sue illusioni”.

Il risveglio della coscienza interiore lenisce la sofferenza fondamentale

È quindi inevitabile illudersi, così come è inevitabile soffrire per le nostre illusioni? Ma se è vero questo, allora non abbiamo scampo? Non è possibile sfuggire a questa triste verità? È impossibile non commettere errori? In realtà no, possiamo molto, possiamo cambiare questo aspetto fondamentale attraverso un percorso di crescita, risvegliando la nostra coscienza interiore, che tiene sempre conto del fatto che ogni attaccamento terreno è portatore di fatto anche di una parte di sofferenza. Una cosa è essere presenti a sé stessi, coscienti di ciò che siamo e del significato della nostra vita, e una cosa è vivere senza esserne coscienti. Si soffre molto di più quando non riusciamo a comprendere il perché della sofferenza, che quando siamo coscienti del perché si è manifestata nella nostra vita.

La Via del Risveglio: portare alla luce sé stessi

Chi percorre la Via del Risveglio spirituale non può non tenere conto della legge di causa ed effetto, né del fatto che ad ogni azione c’è sempre una reazione, positiva o negativa. Una volta che si è coscienti di questo, si inizia a comprendere anche che è importante ed è giusto per noi, compiere molte più azioni positive che negative, perché esse si sommano creando buona fortuna o viceversa. Avere buona fortuna o meno dipende da come ci comportiamo. Dice il Buddha: “le azioni che provengono dal cuore portano sempre buona fortuna”. Creare buona fortuna è importante perché ad essa è legata anche la gioia di vivere, così come la pace interiore porta alla sensazione profonda di aver trovato un proprio equilibrio. Questo è il premio finale di chi percorre la via del risveglio.

La scelta che sta alla base della rinascita della spiritualità dell’uomo

È un percorso che può richiedere molto tempo o poco tempo, dipende unicamente dalle capacità della persona, soprattutto, dalla volontà, dalla scelta. Ma una cosa è certa, tutti possono accedere e raggiungere questo stato dell’essere. Se il Buddha c’è riuscito, ed era un semplice uomo, allora, per analogia, chiunque può raggiungere lo stesso stato. Ora sicuramente tra voi ci sarà certo chi pensa al traguardo come non facile da raggiungere, adducendo il fatto che il viaggio è lungo e arduo e che non siamo certo tutti uguali e spiritualmente dotati come lo era il Buddha.

In questo caso, per farti capire che non è affatto vero, ti racconterò un’altra storia che penso aiuti a comprendere, sempre in base alle caratteristiche potenziali di chi ascolta, il senso di quanto detto sopra.

La parabola del vecchio monaco e del gioiello della felicità

Un giorno un vecchio monaco errante, durante il suo pellegrinaggio incontrò un giovane che, vedendolo gli chiese come e dove si poteva trovare la vera felicità nella vita. Il monaco gli rispose invitandolo a fare una piccola parte di strada con lui dicendogli che durante il breve viaggio gli avrebbe fatto vedere una cosa che lo avrebbe reso felice per l’intera sua vita. Al che, il giovane lo seguì in preda ad una gioia indescrivibile, avrebbe di lì a poco avuto la possibilità di essere felice per tutta la vita. Cominciò a fare domande al monaco, cosa potesse essere, e come potesse rendere le persone felici? Il ragazzo chiacchierò spensieratamente per tutto il giorno con il monaco non accorgendosi nemmeno che, chilometro dopo chilometro, era ormai scesa la sera e, iniziando a dubitare delle parole del vecchio monaco, gli chiese quanto ancora mancava al luogo dove avrebbe finalmente potuto vedere l’oggetto tanto desiderato. Il monaco gli rispose che in realtà l’oggetto lo aveva già visto durante il suo cammino e che l’aveva portato con sé per tutto il giorno. Il ragazzo, a sentire quelle parole cominciò a tempestarlo di domande, era forse quello, era forse quell’altro? Il monaco sorrideva compiaciuto, allora il ragazzo gli rispose che non c’era niente da ridere, avrebbe dovuto avvertirlo quando e dove si trovasse, e dove lungo il percorso, lo aveva portato con sé, perché lui non se ne era accorto. Il saggio monaco chiese al ragazzo come si sentisse ora, e il ragazzo rispose perentorio che ora era triste e un po’ indispettito del comportamento che riteneva superficiale del monaco. Il vecchio monaco allora poggiò una mano sulla spalla del ragazzo e gli chiese come si era sentito per tutto il viaggio. Il ragazzo allora comprese cosa avesse inteso il monaco quando gli aveva detto che aveva già avuto modo di vederlo e portarlo con sé durante tutto il percorso. Il vecchio monaco gli spiegò che la felicità non era una cosa che poteva trovare fuori di sé, ma era qualcosa che già possedeva. Non doveva fare altro che trovare il modo di attivarla per essere felice, così come lo era stato durante il viaggio in sua compagnia.

Il percorso di conoscenza e il risveglio dell’io

Quindi, non è importante in quale momento e come si può raggiungere quel tipo elevato di stato interiore, la retribuzione positiva sta soprattutto nel piacere e la gioia che si prova nel percorrere la Via del Risveglio. Non c’è nulla di più prezioso ed appagante del percorso di conoscenza che porta a comprendersi ed amarsi per quel prezioso intimo splendore di cui siamo intimamente costituiti. Socrate non a caso disse le famose parole “conosci te stesso” perché sapeva bene che in ognuno di noi c’è quella scintilla divina che è parte integrante ed inscindibile dell’intero creato. Noi siamo fatti ad immagine e somiglianza del creatore di ogni cosa, e spetta a noi, ricercare quella parte che viaggia con noi lungo tutto il cammino della nostra vita terrena.

Il maestro compare quando l’allievo è pronto

Le strade sono tante, come i maestri che puoi scegliere che possono darti una direzione agevolandoti il cammino. Io stesso ne ho molti e li porto tutti nel mio cuore. Dice il saggio: “il maestro compare quando l’allievo è pronto”. Pronto per che cosa? Pronto ad imparare ovviamente! Ogni maestro utilizza il suo metodo particolare, e uno tra quelli da me abbracciati è indubbiamente la disciplina che vede lo studio dell’Astrologia umanistica. Quella branca dell’Astrologia che studia il comportamento dell’uomo e le implicazioni del Karma che si evidenziano sul tema Natale o Grafico Astrale al momento della nascita.

Il Tema Natale e i piani di coscienza dell’uomo

Le innumerevoli informazioni che si possono estrapolare da un Grafico Astrale di Nascita sono impressionanti. Essendo l’Astrologia basata sui Simboli, ed essendo il simbolo legato fortemente agli archetipi collettivi, l’interpretazione si muove tra i piani di coscienza dell’individuo che può essere puramente fisico, temperamentale o spirituale. D’altronde ogni uomo è in ultima analisi, una realtà pluridimensionale che lega in sé piani diversi dell’esistenza. La scienza basata sulla matematica quantistica è ormai consapevole che la materia, che fino ad alcune decine di anni fa vedevamo come una qualcosa di conosciuto e scontato, ha assunto, sotto la luce della nuova scienza quantistica, contorni sempre meno definiti, e per alcuni versi, totalmente sconosciuti.

Viaggiare all’interno di noi stessi

Con questo podcast mi premeva far notare a te che ascolti, o leggi, visto che i miei podcast sono anche in forma scritta, e li trovi tutti nel mio blog, francopassarini.it, come puoi leggere i sottotitoli nel mio canale video su YouTube, che l’assunto, “mai dire mai”, è in questo caso ancor più vero. Il più grande mistero è dentro di noi, e secondo le mie conclusioni, il viaggio all’interno di noi stessi, è appena iniziato. Ergo, affermare che qualcosa dentro di noi rimanga sempre uguale a sé stesso, come il carattere ad esempio, è pura illusione. Noi possiamo essere ciò che vogliamo ed essere felici se davvero lo vogliamo, l’unica differenza sta in quanto crediamo o non crediamo in noi stessi e nel percorso di evoluzione che ci porterà immancabilmente verso una vita di appagante felicità futura. 

Quindi anche la scelta del maestro è importante, nulla avviene per puro caso, anche il solo fatto che stai ascoltando questo podcast e che sei arrivato ad ascoltare fino a questo punto non è un caso. Vuol dire che qualcosa risuona in te come verità, ed è una parte importante che è ora che venga ascoltata.

L’era dell’acquario e le sue implicazioni sul risveglio della spiritualità dell’umanità

Siamo ormai nell’era dell’Acquario ed è ora che ogni essere umano si renda conto del grande potenziale che c’è in lui. L’era della rinascita è alle porte, e l’Astrologia è fortemente legata a questo percorso che l’umanità sta compiendo. Comprendere la dotazione acquisita nel momento in cui prendiamo possesso del nostro corpo, le forze astrali che forgiano la nostra anima al momento della nostra nascita, è fondamentale per tracciare la mappa della tua interiorità. Conoscere te stesso ti permette di comprendere sempre di più, allargando i tuoi orizzonti mentali, espandendo la tua capacità di percezione interiore, appropriandoti di quegli strumenti percettivi che ti aiutano a comprendere ciò che è giusto da ciò che è nascostamente sbagliato per te e la tua vita. Cambiare non solo si può, ma si deve se vuoi vivere al cento per cento ogni singolo ed irripetibile istante della tua vita.

Sono qui per te

Se vuoi fare questo cammino di conoscenza profonda del vero te stesso insieme a me, sarà un piacere accompagnarti. Scoprirai chi sei davvero attraverso la tua mappa interiore, dispiegata nella tua Carta del Cielo Natale, e potrai tuffarti alla ricerca della conoscenza della sapienza antica che i maestri di vita ci hanno generosamente lasciato in eredità. È percorrendo la via del risveglio che si trova ciò di cui la propria vita ha bisogno. Potrai scegliere tra Astrologia Umanistica, AstroCoaching, Counseling spirituale e molto altro. Contattarmi è semplice: nel mio blog, francopassarini.it, trovi tutti i miei riferimenti…

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