Felicità, una tra le tante parole del vocabolario. Tra tutte però, riveste un’importanza assoluta per chiunque sul nostro piccolo pianeta. La felicità è la sensazione primaria che ognuno di noi anela di raggiungere prima o poi, con la speranza di mantenerla nel tempo, il più possibile. Il significato che esprime sembrerebbe univoco, chiaro, inequivocabile, ma se andiamo ad analizzarlo, nel profondo di ognuno di noi, acquista connotazioni e sfumature assai diverse. Perché? Perché ognuno è fatto a suo modo, e anche se questo assunto (l’esser diversi) è ormai un concetto assimilato, accettato, e superato, continuiamo a pensare che la parola felicità sia uguale per tutti. Allora guardiamo al nostro vicino e pensiamo che sia più felice di noi solo perché ha la macchina più bella, o la moglie più bella ecc. Invero, quella che è uguale per tutti è la sensazione di felicità, non l’interpretazione personale del suo significato né tantomeno il motivo per cui la si può provare.
COME EVITARE DI ILLUDERSI
Questa è la prima piccola/grande illusione. Ma non è l’unica, c’è ne sono molte altre legate alla parola “felicità”. La seconda, ad esempio, è la credenza che la felicità possa durare nel tempo. Questo non è possibile se non in determinate condizioni o circostanze che esulano da ciò che possiamo possedere materialmente, ma è intrinsecamente legato a ciò che siamo e sentiamo intimamente. Una persona comune la può provare solo per poco tempo, a volte solo pochi istanti. Nessuno è educato a sufficienza per provarla e mantenerla a lungo nel tempo, a meno che non sia un santo indiano (un Buddha) o tibetano (monaco illuminato) o un guru che pratica l’ascetismo per una vita intera e così via. Da giovani, parlo del periodo adolescenziale, nessuno ci insegna a comprendere la ben che minima cosa che riguardi la nostra interiorità e il nostro sentire. Eppure di domande ce ne facciamo tante, specialmente nel periodo puberale. Io stesso non riuscivo a comprenderne il vero significato, e mi chiedevo continuamente come fosse possibile continuare giorno dopo giorno ad impegnarsi elemosinando le briciole di felicità che ogni tanto cadevano dal tavolo della vita. Ora, c’è sicuramente nel mondo chi ha avuto un’infanzia serena e piena di gioia, ma quanto è durato l’incanto? Un anno, due, dieci? Immancabilmente finisce, perché nulla è sempre uguale a sé stesso, il tempo cambia ogni cosa, è naturale che sia così. Allora come puoi trattenere questa meravigliosa sensazione dentro di te per sempre? E, puoi farlo veramente o è un’altra chimera illusoria della mente?
SE VUOI TROVARE UNA RISPOSTA, INIZIA LA RICERCA
Dopo anni di studio io credo che una persona possa raggiungerla, non direttamente, ma passando attraverso una crescita personale interiore che, a prescindere dal contesto esterno legato alle problematiche della vita di tutti i giorni, possa maturare una serenità, una pace ed un appagamento interiore che lo porti poi a sentirsi completamente felice a prescindere da tutto. In sintesi, è un percorso di auto apprendimento che ti porta ad appropriarti di una consapevolezza più profonda e una sensibilità più grande. Solo così puoi sperare di mantenerti in uno stato di felicità duraturo e stabile. In altre parole, chi non è disposto a conoscersi profondamente ed a fare un percorso di crescita spirituale è improbabile, se non impossibile, che possa mantenere lo stato di felicità per l’intera sua vita. La vita è legata a doppio filo alla sofferenza perché solo attraverso la sofferenza comprendi e apprendi quello che c’è da sapere su di te, sulla vita e sugli altri intorno a te. Dice il proverbio, “insegna più un solo errore che dieci cose ben fatte”. Ma in un assunto così inequivocabile, allora per una persona comune non c’è speranza? Dove c’è sofferenza non può esserci contemporaneamente felicità? In realtà non è proprio così, molti hanno provato il dolore della perdita e contemporaneamente la felicità di essere usciti da una situazione insostenibile. Non desidero andare oltre per timore di ferire i sentimenti di qualcuno che c’è passato ma di fatto è possibile provarle ambedue contemporaneamente.
LA STORIA INSEGNA
Ma tornando con i piedi sulla terra, vorrei che ripensassi alla vita vissuta, di alcuni dei personaggi più famosi della storia che in comune avevano indubbiamente il fatto di essere molto ricchi. Si dice che i soldi diano la felicità. Se chiedi a chiunque quale sia il suo sogno più grande per essere felice, una grandissima percentuale di persone ti risponderà, “avere tanti soldi per fare quello che voglio”. Anche questa è un’altra grande illusione: “i soldi non danno la felicità…”, dice il proverbio, e l’altra parte del proverbio prosegue: “…lo dicono quelli che non li hanno mai avuti per consolarsi”. Ma in realtà, essendo la felicità effimera, non è possibile mantenerla nel tempo neanche se hai tanti soldi. Vediamo perché. Mettiamo che di punto in bianco diventi ricco, puoi comprarti tutto quello che vuoi ed avere tutto quello che vuoi, e poi? E poi ti alzi dopo dieci anni di ricchezza e scopri che tutto quello che hai non è servito a renderti veramente felice. Michael Jackson, ricchissimo, era felice? Marylin Monroe, Elvis Presley, e la lista potrebbe essere molto lunga, erano persone felici? Forse realizzate, forse in grado di divertirsi quanto più gli andava di farlo, ma in quanto a felicità, non saprei, visto le storie di sofferenza che costellavano la loro vita. Eppure erano famosi, belli, ricchissimi, avevano apparentemente tutto dalla vita ma, ma a ben guardare avevano problemi come tutti e come tutti soffrivano, anche se erano ricchi.
LA SENSAZIONE DI SENTIRSI COMPLETI
Dando per scontato che se soffri per qualcosa non puoi essere veramente felice. Ho paura che i soldi non siano sinonimo di felicità. In ultima analisi anche questa dei soldi è un’ennesima illusione. È assodato quindi che essere veramente felice non dipende da cosa hai, ma da cosa provi dentro di te ogni istante della tua vita. La felicità è una sensazione e come tutte le sensazioni scaturisce dalla tua interiorità, non solo da fattori esteriori, ma anche e soprattutto da fattori interiori. Allora come si può essere felici nella propria vita? Invertendo l’equazione, per essere felice devi partire non dal soddisfacimento dei desideri, ma dalla comprensione profonda di come interagisci con essi nella tua vita. Apprezzando maggiormente le cose che già possiedi ad esempio. Certo, gli eccessi non sono utili né in un senso né nell’altro. Diogene di Sinope, ad esempio, è il filosofo che fra tutti può meglio rappresentare per eccesso, la sensazione di completezza che una persona può raggiungere in uno stato di equilibrio interiore dove non c’è necessità di nulla di più di quello che hai già. La storia che lo riguarda più famosa narra dell’imperatore dell’epoca che, mosso dalla grande curiosità di conoscere un individuo così singolare, va a trovarlo, e della sua generosa offerta di accontentarlo in qualsiasi cosa egli avesse voluto o chiesto in dono. Il filosofo intento a prendere il sole sdraiato, a tanta generosità rispose: “sì, una cosa la può fare per me, puoi spostarti di un pochino, mi stai facendo ombra”.
LA VERITA’ STA NEL MEZZO
Certo questo è l’estremo portato all’eccesso, saggezza vuole che la verità stia nel mezzo, così come la felicità, in questo caso. Vuoi essere veramente felice, inizia ad apprezzare le piccole cose che hai. La salute per esempio è assai sottovalutata, e di solito la sottovalutano quelli che non hanno ancora provato cosa vuole dire sentirsi malati, in modo importante, ad esempio. Vuoi tre parole per sentirti felice “non è maligno”. Ma stai sicuro che passato il momento di felicità, arriva immancabilmente il dubbio e con esso la sofferenza “e se torna?”. L’uomo è fatto così, è troppo schiavo della sua mente e dei pensieri che essa produce per poter controllare le proprie emozioni e il proprio sentire. Dice il saggio: “controlla la mente e controllerai la tua vita!”. Il principio è questo: se impari ad amplificare la tua capacità empatica, se impari ad utilizzare la tua sensibilità interiore, migliori la tua chiarezza mentale, gestisci meglio la tua mente, i tuoi pensieri, e le tue emozioni, cercando sempre di positivizzare anziché negativizzare, ed agisci correttamente per te stesso e per gli altri, potrai sperare di essere una persona felice a prescindere da quanto hai, dove ti trovi, quanti anni hai ecc.
IL METODO ASTROCOACH
Come Coach in Astrologia spesso mi trovo a dover rispondere a domande esistenziali e non è facile per nessuno qualunque sia il Segno Astrologico di appartenenza, anche dopo aver ricevuto la risposta “rivelatrice”, la frase “illuminante”, prendere veramente coscienza di ciò che vuol dire, e metterla in pratica fattivamente, per vivere una vita felice ed appagata non è facile. Si pensa ad esempio erroneamente che in Occidente sia tutto molto più complicato che in Oriente a causa della cultura che è basata sul pensiero scientifico meccanicistico, logico consequenziale, materialistico e spesso agnostico mentre quello Orientale è più incline per cultura ad analizzare l’interiorità ed a capirne e controllarne i meccanismi che ne sono alla base. In realtà anche in Oriente le persone soffrono, su questo non c’è alcun dubbio. Basti guardare le statistiche riguardanti i suicidi in Giappone, ed è solo un esempio. E allora, come si esce da questa grande illusione globale? Io parto da un assunto, se non sei felice, vuole dire che non stai vivendo nel modo giusto per te. Scopri qual è la fonte delle tue sofferenze, e potrai sperare di diventare un giorno una persona felice. In fondo è semplice. Trova te stesso e troverai la felicità tanto agognata. Per venire al titolo della puntata, “Astrologia e destino: che probabilità hai di essere felice?”. Molto alte, o molto basse. Dipende da come usi le tue risorse per costruire il tuo destino. Mi fermo qui, fammi sapere che ne pensi.
COME POTENZIARE SE STESSI PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DESIDERATI
E ricorda che posso, attraverso l’analisi approfondita delle tue caratteristiche Astrali basate sulla tua Carta Natale, scoprire le tante potenzialità innate che hanno avuto origine nel momento della tua nascita, e insieme decidere se e come utilizzarle allo scopo di potenziarti in vista di un fine preciso da te scelto. Poi attraverso sedute mirate di Coaching-Astrologico potenziare il tuo approccio al lavoro, migliorare le tue capacità comunicative per migliorare il tuo rapporto con gli altri, incrementare la tua sensibilità o viceversa la tua resistenza alle difficoltà. E attraverso un allenamento costante, e esercizi mirati potenziarti finalizzando il tutto ad un risultato che sfoci in una realizzazione piena o al raggiungimento dello scopo prefissato. Raggiungi il tuo obiettivo, qualunque esso sia. Se vuoi contattarmi francopassarini.it è il blog dove potrai trovare informazioni su come richiedere un consulto on-line con me dal vivo. Continua a seguire il mio podcast e clicca mi piace o lascia un commento, mi aiuterai a migliorare e a proseguire questo progetto e non dimenticarti di cliccare sulla campanella di notifica. Per oggi è tutto, ti ringrazio per aver ascoltato fino a qui e ti auguro una buona vita!